INTERNAZIONALE – SIENA 06/10/2019
Tre giorni di qualifiche, manches e gare hanno, quindi, decretato i nuovi campioni del mondo Easykart: Andrea Calabrese (60 Easy), Adam Kowalski (100), Mattia Moretti (125), Domenico Palumbo (Senior) e Daniele Vezzelli (BMB Challenge).
Link: Risultati finali
60 Easykart: Andrea Calabrese completa una stagione dominata
The Shark ha ripreso il cammino da dove si era interrotto nell’ultimo round del campionato, ossia dominando ancora: il campione italiano, infatti, si è aggiudicato pole, vittoria nelle due manches, prefinale e finale. Sul secondo gradino del podio Nicholas Tomasella, terza Karolina Vancikova.
A differenza dello scorso anno i sessantini vedono il pronostico ben segnato dalla pinna dello shark Andrea Calabrese (MLGracing) che se lo scorso anno è stato molto abile nello sfruttare le opportunità che gli sono capitate quest’anno si è presentato con tutte le intenzioni e le carte in regola per replicare il motto cesariano del veni, vidi e vici.
Nel pomeriggio del venerdì non si fa sfuggire il trofeo Alpinestars riservato al più veloce nelle prove segnando un 48”802 davanti al compagno di squadra Christian Tonalini, al fusello rosa di Karolina Vancikova (Spirit), Marco Barbaglia (KronoRT), la rivelazione Antonio Errigo (MLG), Simon Rechenmacher (Frasnelli), l’ottimo Owen Bahobeshi (Racers), il polacco Oliwer Parulski (rigorosamente brandato Kubica) ed il russo Oleg Klyukin (AbruzzoKarting). A seguire gli altri 15 pilotini che avrebbero dovuto essere 19 ma nella mattinata di venerdì hanno dovuto rinunciare Edoardo Larocca, Bryan Turri, Niccolò e Ludovico Manassero.
Sabato mattina la manche numero uno ricalca fedelmente quanto si era visto nelle prove del giorno precedente: la coppia in bianco-nero-blu non si fa avvicinare dagli avversari regolando per tutti i 10 giri Barbaglia e l’ottimo Dylan Turri (QuirciRT) che nelle fasi finale ha ragione di Rechenmacher e di Vancikova recuperando così undici posizioni. La cekia passata terza al settimo gito ha concluso sesta alle spalle di Nicolas Tomasella (AW) che ha replicato a breve distanza la rimonta di Turri limitandosi ad un recupero di sette.
La seconda manche è decisamente più movimentata della precedente: subito nel primo giro Bahobeshi vanifica quanto di buono fatto al mattino passando ultimo e staccato di quasi 10 secondi dalla coda del gruppo. Sono quindi Parulski ed il cekio Maxim Mikhalin a movimentare le acque insieme alla Vancikova e Tonalini con il pavese che all’ultimo giro sorprende lo svizzero aggiudicandosi per la seconda volta la seconda posizione e segnando il giro veloce. Bene Matteo Gallo (CKCrepartocorse) che recupera ben dieci posizioni rispetto alla slot di partenza mentre sorprende solo in parte l’equilibrio tecnico-agonistica riscontrato in entrambe le manche: nessuno dei 25 protagonisti infatti si è fermato prima di essere transitato sotto la bandiera a scacchi.
La pre-finale della domenica mattina conferma quanto di buono si è visto nel giorno precedente nonché le previsioni riguardo al pronostico: Calabrese transita per 12 volte consecutive al comando della gara con tanto di giro veloce in 48”968. Lo imita Tonalini che deve però subire il tono agonistico di Tomasella che al decimo giro sfila lui 3” dietro a Calabrese per poi pagare questo sforzo lasciando secondo Tomasella e la terza posizione a Barbaglia. Buon per lui che Vancikova non approfitta di questo calo nel finale. A proposito di rappresentanti della repubblica ceca è Vojtech Ruch (Spirit Racing) che recupera dodici posizioni finendo undicesimo: è un ottimo recupero che non gli sarà sufficiente per candidarsi seriamente al podio della finale pur se allargato. Registriamo anche i primi ritiri del week-end: sono Antonio Errigo e Thomas Rosypal (Spirit) fermi dopo 4 giri.
La prima finale della 18ma edizione delle internazionali Easykart si decide in partenza: Calabrese sfrutta il privilegio della casella numero uno e si invola verso il secondo successo consecutivo esattamente dieci anni dopo della doppietta del russo Schwartzmann nella 60 proprio qui a Siena. Il capolavoro è completato dal fatto che per la prima volta quest’anno segna il giro veloce in gara con il tempo di 49”012. Detto del vincitore un'altra mossa che possiamo definire a sua volta vincente è stata la partenza perfettamente impeccabile di Tomasella che in seconda fila dietro a Tonalini sguscia subito secondo al tornante est e li resterà sino al 14mo giro distaccato di circa 3 secondi da Calabrese. A proposito di partenza va detto che la sfortuna si è accanita su Niccolò D’Eugenio (Abruzzokarting) che non è riuscito nemmeno a transitare sotto il semaforo del via. Non va tanto meglio al portacolori del team TMK Salvador DellaVecchia che si ferma al quarto giro Tornando a vedere quello che succede dietro ai primi due abbiamo un Turri che forza il passo per evitare di perdere contatto dalla coppia di testa ma all’inizio del sesto giro parte in testacoda al primo tornante ed è inevitabile l’urto con Tonalini. Risultato gara finita per entrambi mentre ne esce indenne Barbaglia che subisce prima il sorpasso di Vancikova e poi a fine gara una penalizzazione di dieci secondi che lo retrocede dalla quarta alla decima posizione. Al settimo giro è invece Thomas Carnovali ad abbandonare la gara mentre stava viaggiando in quindicesima posizione. Lo spettacolo proprio della sessanta si manifesta per le posizioni dalla sesta in poi dove Brunner, Parulski, Bahobeshi, Klyukin si scambiano ripetutamente le posizioni dietro a Rechenmacher che li precede di tre secondi. Sarà Brunner a finire quinto realizzando una rimonta di ben 17 posizioni imitato da Maxim Mikhalin (H-kart Club) che ne reupera 13 per finire ottavo davanti al bulgaro Martin Stoyanov ma dietro ai bravi Parulski e Bahobeshi. Calabrese celebra sul podio il suo secondo successo internazionale “scortato” da un forte Tomasella alla sua prima stagione nella sessanta e dalla lady Karolina Vancikova portata in trionfo dai suoi connazionali.